Lo splendore delle Cinque Terre
Una gita calati nelle attrattive del Bel Paese? Chilometri di sentieri, ideali per il trekking o per il semplice relax, calette nascoste da raggiungere via mare e via terra, terrazzamenti naturali che conferiscono un paesaggio unico e suggestivo, coltivati a vite e ulivo… Lo scenario ligure delle Cinque Terre fa al caso nostro.
Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sono i cinque borghi incastonati in piccole insenature a ridosso della montagna. Luoghi magici e senza tempo dove poter trascorrere del tempo indimenticabile, tra i colori delle tipiche case liguri e della natura circostante.
Eccezioni a parte per Monterosso al Mare, le auto sono bandite dagli altri borghi, ma i trasporti sono comunque efficienti, con un servizio di bus ecologici e di treni locali.
Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre e anche più toccato dal turismo. Al centro del piccolo golfo si trovano due belle spiagge; la lunga spiaggia di Fegina, di sabbia e ciottoli e circondata da alcuni scogli, è molto apprezzata. Eugenio Montale descriveva nelle sue opere la bellezza di questo luogo; proprio per questo, per ricordarlo, è stato istituito il Parco Letterario Eugenio Montale.
Monterosso si adagia quindi tra due insenature, ma solo verso i monti si apre il bellissimo e caratteristico centro storico, con il suo fascino originale. Il paese è circondato da ulivi, limoni e vigneti.
Tra gli stretti vicoli sorge la Chiesa di San Giovanni Battista, con l’ingresso principale rivolto verso la montagna e con una singolare e interessante facciata di due colori:marmo bianco e pietra nera. Dietro la chiesa si può ammirare l’Oratorio dei Neri, così chiamato grazie alla confraternita laica, i cui soggetti che ne facevano parte indossavano larghe tuniche scure con cappuccio durante le processioni. L’Oratorio dei Bianchi ha una storia simile: la confraternita indossava abiti bianchi e gestiva un ospedale dei poveri.
In questo borgo la vita sembra più vivace rispetto a quella degli altri incantevoli luoghi, ma basta fare qualche passo per estraniarsi dalla folla e per godere dall’alto il bellissimo paesaggio che sovrasta il golfo e il mare di un blu intenso. La statua ciclopica del Gigante, costruita in cemento armato agli inizi del Novecento, è uno dei simboli del paese e rappresenta il dio del mare Nettuno, alta ben 14 metri e pesante 1700 quintali. Con una mano e con le spalle, Nettuno regge una terrazza belvedere a forma di conchiglia rovesciata, dal panorama mozzafiato.
Villa Montale, proprio dietro la spiaggia dove si trova il Gigante, è una casa a tre piani in stile liberty, con un piccolo giardino. Le due palme gemelle che erano tanto care al premio nobel, resistono ancora oggi e forse sono l’unica attrattiva di questa costruzione solitaria.
Sicuramente da non perdere, è il Castello, che separa il centro storico dalla spiaggia della Fegina, con una parete a strapiombo sul mare. Intorno alla struttura sono ancora visibili i resti dell’antico sistema difensivo, forse il più grande di tutte le Cinque Terre.
Vernazza è probabilmente il borgo più spettacolare ed è bello arrivarci via mare. La struttura del paese impressiona molto, grazie al groviglio di costruzioni appollaiate su una montagna ripida. Le case, color pastello, con le facciate usurate dalla salsedine, con le persiane verdi, danno un’idea di ospitalità e calore che pochi luoghi sanno dare. L’insenatura è piena di barche che dondolano sul mare, con i loto colori vivaci. A lato vi è anche una piccolissima spiaggia di ciottoli, ideale per un bagno di sole lontano dalla vita frenetica e dai rumori. E’ sicuramente impagabile fermarsi a sentire il rumore delle onde da uno strapiombo.
Raggiungere Vernazza in battello è sicuramente il modo migliore, il più suggestivo, per poter ammirare in tutto il suo insieme il borgo multicolore; anche il treno però può essere una bella idea, per cominciare ad apprezzare il paese già con gli scorci regalati dalla fine di ogni galleria.
La Chiesa di Santa Maria di Antiochia, che domina dall’alto Vernazza, insieme al Castello Doria, torre di avvistamento sul mare, sono davvero imperdibili.
Corniglia è l’unico borgo che non ha sbocchi sul mare, ma si trova a mezz’aria, tra la terra e l’acqua. A 105 metri d’altezza, è circondato da vigneti terrazzati. Per arrivare in cima, partendo dalla stazione, si devono percorrere 337 gradini oppure prendere un bus ecologico. Le case qui sono meno alte e meno strette, grazie ad una maggiore disponibilità di spazio, ma non per questo meno caratteristiche. La vista da quest’altitudine è comunque sensazionale, tanto che il paese sembra stare in bilico su uno sperone di roccia.
Nonostante tutto, Corniglia una piccola spiaggia la possiede: lo Spiaggione, una piccola ma lunga striscia di sassi sotto il tratto percorso dalla vecchia ferrovia.
La strada principale del paese è Via Fieschi, con case dagli ampi terrazzi che guardano sul mare. In centro si può visitare la Chiesa di San Pietro, definita la più bella ed interessante delle Cinque Terre, costruita con la pietra locale e in stile gotico-ligure.
San Bernardino è una piccola frazione del paese, situata a 390 metri d’altitudine. Qui si trova il grazioso Santuario di Nostra Signora delle Grazie, fatto erigere probabilmente da San Bernardino da Siena, che aveva predicato su queste montagne.
Manarola, frazione di Riomaggiore, è un borgo con case strette su uno sperone di roccia, con ripide scalinate che conducono agli orti. Barche variopinte sostano nella marina del paese, sistemate in modo molto ordinato. Il borgo ha pochi monumenti, ma non per questo ha qualcosa da invidiare agli altri.
La Chiesa di San Lorenzo è dedicata al patrono del paese, in stile gotico-ligure dalla facciata in pietra arenaria. Il campanile bianco è staccato rispetto alla chiesa, posto di fronte alla facciata verso il mare, perché anticamente serviva probabilmente come torre di avvistamento e difesa contro gli attacchi dei pirati.
Del Castello di Manarola invece rimane ben poco: i resti di un baluardo e un bastione che ormai è stato inglobato dalle case del borgo.
Ma Manarola ha da offrire una rarità, la perla delle Cinque Terre: la romantica Via dell’Amore, che la collega a Riomaggiore. Il sentiero è suggestivo e si può percorrere solo a piedi, lungo circa un chilometro e a strapiombo sul mare. Su alcune pareti ci sono graffiti che simboleggiano l’amore, quello spensierato delle giovani coppie, ma anche quello eterno. Ma il mare è la parte più seducente di questo tratto di strada, soprattutto con i colori del tramonto. Basta fermarsi qui, su una delle tante panchine incastonate nella roccia, per rilassarsi e vivere un’atmosfera da fiaba.
Riomaggiore è l’ultimo paese da visitare per completare il nostro tour ligure. Case alte e strette, una chiesa bianca con il campanile in pietra grigia, giardini con limoni, sono solo il primo impatto. Il paese è fatto di stretti carruggi, passaggi bui e scalinate davvero ripide, ma anche di mare e sole. Via Cristoforo Colombo è la strada principale del paese, ricca di negozi, ristoranti e bar.
Torre Guardiola, è una delle aree attrezzate del Parco Nazionale delle Cinque Terre ed uno dei siti più incontaminati d’Italia. Un percorso botanico guida alla scoperta della macchia mediterranea.
In paese non mancano i simboli religiosi: la Chiesa di San Giovanni Battista, attorno alla quale si era originariamente formato il borgo, con all’interno sculture rinascimentali; l’Oratorio di Santa Maria Assunta e l’Oratorio di Sant’Antonio Abate, forse il più antico.
Un itinerario interessante parte da Riomaggiore e arriva al Santuario di Nostra Signora di Montenero. Ci si può arrivare a piedi tramite vari sentieri ma anche con un piccolo trenino a cremagliera, che serve principalmente per i contadini e per il trasporto attrezzi, ma che all’occorrenza trasporta anche i turisti curiosi e desiderosi di godersi il panorama dall’alto.
Tradizione, cultura, religione, paesaggi, ma anche cucina e buon vino, sapranno regalare mille opportunità. Il tratto più suggestivo della Riviera di Levante ci aspetta!!!