Due giorni di scoperta in Lombardia
Due giorni intensi di scoperta, di novità, di natura e cultura. La mia Lombardia offre tanto, a volte trascuro questo fatto per addentrarmi altrove. Due giorni di settembre e il sole alto nel cielo, poche nuvole, solo verso sera.
Prima tappa Lovere, adagiata sul Lago d'Iseo. Una bella passeggiata sul lungolago pieno di colori è quello che ci vuole, prima di pensare al pranzo. Ammirare i palazzi e la loro architettura, mi fa venire in mente la realtà dove vivo, sul Lago di Como, ma più in piccolo. La piazza principale, nonché il cuore del paese, ospita il Palazzo Podestarile, antica sede del podestà. La Torre Civica e la Torre Alghisi, invece, sono lì a ricordare il periodo medioevale. L'acqua del lago è così placida, limpida, sembra uno specchio. Barche e battelli seguono lentamente il passare del tempo, navigano con tranquillità. Ecco, ora capisco perché Lovere è uno dei Borghi più belli d'Italia.
Seconda tappa Zone, paesino nel bresciano, nascosto tra le montagne, in altura. Zone è davvero una piccola meraviglia, con case tenute molto bene dagli abitanti e una bella chiesetta. L'hotel immerso nella natura non poteva che essere la ciliegina sulla torta. Il verde degli alberi e delle montagne si fa notare, anche con le nuvole nel cielo. Sentieri e passeggiate non mancano, qui c'è davvero tutto. Da non perdere assolutamente le Piramidi di Zone, di cui avevo già scritto in precedenza. Queste piramidi di terra si sono formate nel corso dei secoli, ma non finiranno mai la loro trasformazione. Pioggia, vento, neve, modellano continuamente questa meraviglia. La strada in mezzo ai prati per raggiungere le piramidi è panoramica, guarda il Lago d'Iseo dall'alto. Per chi soffrisse di vertigini nessuna preoccupazione, si vedono anche dalla strada asfaltata, scendendo verso il lago. L'impatto è comunque suggestivo e lo stupore è tanto.
Di Zone mi è piaciuto molto anche il percorso nel Bosco degli Gnomi, con sculture ricavate dai tronchi degli alberi morti. Quale modo migliore per ridare vita al legno? Sculture diverse, a volte buffe, a volte fiabesche, si susseguono su una strada di montagna a ciottoli. Una lunga salita, per ammirare un degno capolavoro di un artista che ha dimostrato tutta la sua bravura e la sua fantasia. Draghi, gnomi, folletti... E' un po' come tornare bambini!
Terza tappa Capo di Ponte, per vedere le Incisioni Rupestri della Val Camonica. Le incisioni sono davvero uniche, peccato che le intemperie le abbiano un po' rovinate nel tempo, dopo la loro scoperta. Soffermandosi ad osservarle, si intravedono animali, persone, scene di vita quotidiana. Oltre ai massi di pietra incisi, si gode appieno la natura circostante, con passeggiate nel verde, tra salite e discese, scoperta e meraviglia. Le rocce sono ben 104, con pannelli informativi che descrivono i graffiti e sono sparpagliate per circa 3 chilometri. La Roccia 1 è quella più bella e ricca di figure incise e si può ammirare quasi subito dopo l'ingresso al parco. La sua peculiarità è il grande labirinto che gli uomini preistorici hanno voluto scolpire. E' un'opera davvero straordinaria!
Quarta tappa, Aprica. Prima di tornare a casa una gita in Valtellina ci voleva. Aprica mi piace molto, ci sono stata varie volte, anche solo per fare una lunga camminata. Stazione invernale per eccellenza, ha il suo fascino anche nella bella stagione. Casette di montagna, con balconi fioriti, colorati, vivi. Verde interminabile, grazie alle montagne e ai prati. Negozi a non finire, bar, ristoranti. Qui non ci si annoia mai!!!
Eccoci giunti alla fine di un percorso intenso ma piacevole. A volte, dietro casa, si passano i giorni migliori e si scoprono meraviglie mai immaginate!